Vitamina D, allergie ed asma

a cura della Commissione Aerobiologia, Inquinamento Ambientale e Monitoraggio Pazienti (AIMP) della SIAIP: Auro Della Giustina1, Massimo Landi2, Federica Bellini3, Mariangela Bosoni4, Giuliana Ferrante5, Marzia Onorari6, Alessandro Travaglini7, Giuseppe Pingitore8, Salvatore Tripodi9 (coordinatore)

1 Sevizio Sanitario Nazionale, Pediatra di Famiglia, Fornovo Taro (PR); 2 Pediatria di Gruppo Asl TO1 - Torino; 3 Clinica Pediatrica, Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Università di Bologna; 4 UOC Pediatria Ospedale di Magenta (MI); 5 Dipartimento di Scienze per la promozione della salute e Materno-Infantile “G. D’Alessandro”, Università degli Studi di Palermo; 6 ARPA Toscana; 7 Centro Monitoraggio Aerobiologico, Università Studi Roma Tor Vergata; 8 Unità di Allergologia, Ospedale G.B. Grassi, Roma; 9 Servizio di Allergologia Pediatrica, Ospedale “S. Pertini”, Roma

Nonostante il suo ruolo “fisiologico” rimanga quello di favorire l’assorbimento intestinale di calcio rendendolo così disponibile per le ossa, negli ultimi anni si è assistito ad un crescente interesse per il ruolo che la vitamina D pare rivestire in varie patologie, in primis le patologie autoimmuni e tumorali. Cercheremo qui di analizzare se e quali siano al momento le reali evidenze riguardo il ruolo della vitamina D nelle comuni patologie pneumoallergologiche infantili.

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