The coronavirus disease 2019 vaccine in pregnancy: risks, benefits and recommendations

A cura della Commissione Vaccini della SIAIP: Ilaria Campagna, Caterina Rizzo, Loredana Chini, Rosa Maria Dellepiane, Baldassarre Martire, Davide Montin, Giorgio Ottaviano, Maria Sangerardi, Mayla Sgrulletti, Viviana Moschese (coordinatore)

In questo lavoro gli autori effettuano un’ampia revisione della letteratura (116 voci bibliografiche) sui dati di morbidità e mortalità della malattia da SARS-CoV-2 materna e neonatale e sulla sicurezza della somministrazione del vaccino in gravidanza. Tale revisione ha lo scopo di essere di aiuto nel processo decisionale di somministrare il vaccino alle donne in gravidanza o nutrici, ivi comprese le operatrici sanitarie in gravidanza, in allattamento o che stiano programmando una gravidanza. Il vaccino COVID-19 dovrebbe essere offerto alle donne in gravidanza dopo aver discusso sulla mancanza di dati di sicurezza. Fino a quando l’efficacia di questi nuovi vaccini non sarà convalidata, la somministrazione preferenziale dovrebbe essere riservata alle donne con più alto rischio di infezione grave. 

Nella prima parte dell’articolo gli autori analizzano gli attuali vaccini anti-Covid-19, mettendo in luce nelle Tabelle le diversità dei disegni degli studi sperimentali. 

Alla data del 23 gennaio 2021 sono stati riportati nel mondo più di 98 milioni di casi di grave sindrome respiratoria da SARS-CoV-2. Negli Stati Uniti d’America più di 24 milioni di persone sono state infettate e 400.000 sono decedute. La pressante necessità dovuta alla attuale pandemia ha portato molteplici ricercatori e compagnie farmaceutiche a perseguire attivamente e in tempi record lo sviluppo e la produzione di vaccini efficaci contro il virus con il supporto dell’US Department of Health and Human Services (DHHS). 

L’11 dicembre 2020 la Federal Drug Administration (FDA) ha rilasciato, in base ai dati di sicurezza ed efficacia dei trial, la prima Autorizzazione all’Uso di Emergenza (EUA) per il vaccino mRNA Pfizer-BioNTech, permettendo la distribuzione agli adulti di età ≥ 16 anni. Per questo tipo di vaccino è stata dimostrata un’efficacia del 95% a partire dal settimo giorno dopo la somministrazione della seconda dose. 

Subito dopo, il 18 dicembre 2020, anche a Moderna Inc. è stata rilasciata l’EUA per il vaccino mRNA dopo la valutazione dei dati di sicurezza e immunogenicità pubblicati negli adulti di età ≥ 18 anni. Per questo tipo di vaccino è stata dimostrata un’efficacia del 94,1% dopo il completamento della seconda dose.

Il 30 dicembre 2020 in UK il British Department of Health and Social Care ha approvato il vaccino a vettore virale Oxford/AstraZeneca. Per questo tipo di vaccino, non ancora approvato negli USA, è stata dimostrata un’efficacia del 70,4% dopo 14 giorni dal completamento della seconda dose negli adulti.

Infine, il 13 dicembre 2020 l’Advisory Committee on Immunization Practices (ACIP), ramo del Center for Disease Control and Prevention (CDC), dopo aver esaminato le prove di efficacia e sicurezza, ha rilasciato una raccomandazione ad interim per l’uso dei vaccini anti-Covid-19 mRNA Pfizer-BioNTech e Moderna anche a donne selezionate in gravidanza e in allattamento, nonostante la loro esclusione dagli studi clinici. 

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