H. Amazouz, C. Roda, N. Beydon et al.
Pediatr Allergy Immuno. 2021;32:1437-1444
I cambiamenti nello stile di vita, compresa la dieta, avvenuti negli ultimi decenni potrebbero spiegare, con l’esposizione ambientale, il notevole aumento di prevalenza delle malattie allergiche. Tanto che, al momento, l’allergia è considerata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come la più frequente malattia cronica in età pediatrica. L’adozione di uno stile di vita occidentale ha infatti cambiato radicalmente le abitudini alimentari. Infatti, la dieta moderna include più alimenti trasformati, meno frutta e verdura fresche, e cibi più frequentemente importati, che perdono le loro qualità nutrizionali.
Tra i modelli dietetici, la Dieta Mediterranea (DM) è nota per i suoi numerosi benefici per la salute, in quanto caratterizzata da un elevato apporto di frutta e verdura, legumi, frutta a guscio, cereali non raffinati, pesce e olio d’oliva. I principali effetti benefici nella DM comprendono un rapporto equilibrato di acidi grassi essenziali n-6/n-3, fibre, antiossidanti e vitamine E e C. Numerosi studi hanno mostrato che un alto livello di aderenza alla DM nei bambini sembra essere protettivo nei confronti di asma e wheezing e, in particolare, sembra avere un effetto positivo sulla funzionalità polmonare (volume di espirazione forzata nel primo secondo [FEV1] e sulla capacità vitale forzata [FVC]) nei bambini affetti da asma.
Nell’ambito della coorte di nascita PARIS (Pollution and Asthma Risk: an Infant Study) è stata studiata l’aderenza alla DM e indagata la relazione con l’allergia in età scolare. Questo studio ha incluso 975 bambini della coorte di nascita francese che hanno partecipato al questionario di frequenza alimentare e al check-up di salute a 8 anni di vita. Dei partecipanti l’8,6% soffriva di asma, il 7,9% di rinite allergica e il 13,7% di eczema. Inoltre, il 36,9% era sensibilizzato ad almeno un allergene, il 32% ad almeno un allergene inalante e il 16,7% ad almeno un allergene alimentare. È stata valutata l’aderenza alla DM con l’indice KIDMED adattato o il Mediterranean Diet Score (MDS), mostrando che più della metà dei bambini presentava una moderata aderenza alla DM (55,7%), il 35,6% presentava bassa aderenza e quasi il 9% dei bambini seguiva una dieta ottimale. Uno status familiare socioeconomico elevato, una durata prolungata dell’allattamento al seno e il consumo di cibi biologici a 8 anni erano positivamente correlati a una più alta aderenza alla DM. Rispetto ai bambini con minore aderenza alla DM, quelli con maggiore aderenza avevano indici di funzionalità polmonare più elevati (FEV1 e FVC) e minor rischio di asma in atto e sensibilizzazione atopica. La più alta aderenza alla DM era associata significativamente a livelli di FeNO < 20 ppb utilizzando il MDS, ma non l’indice KIDMED. Nessuna correlazione veniva mostrata con la rinite e/o l’eczema in atto.
Le abitudini alimentari si stabiliscono precocemente nella vita e un questionario a 8 anni è stato ipotizzato possa riflettere la dieta durante l’infanzia. Altri studi che valutavano l’aderenza alla DM e l’outcome allergico in età pediatrica hanno dimostrato risultati simili di scarsa aderenza alla DM nelle popolazioni urbane e una maggior aderenza nei bambini che abitano vicino al mar Mediterraneo (Spagna, Grecia). In realtà secondo vari studi in merito, non è solo l’aderenza ottimale alla dieta che dà benefici per la salute respiratoria e l’allergia, ma anche la più alta aderenza in base alla distribuzione della popolazione in esame.
L’evidenza biologica supporta il potenziale effetto benefico della DM sulla morbidità allergica e respiratoria. La frutta fresca e le verdure sono ricche di vitamina C, E, β-carotene, flavonoidi e composti polifenolici, che hanno azione antiossidante e possono essere utili per l’asma e la funzionalità polmonare. Wood et al. in uno studio di intervento hanno esaminato l’effetto della revoca da una dieta ricca di antiossidanti (in particolare frutta e verdura) e ha riscontrato un aumento nei neutrofili delle vie aeree negli adulti, bloccando così il controllo dell’asma e risultando dannoso per la funzionalità polmonare. I pesci sono ricchi di acidi grassi n-3-polinsaturi e i cereali (in particolare quelli integrali) sono ricchi di vitamina E, acidi fenolici e acido fitico e hanno un effetto protettivo durante l’infanzia nei confronti dell’asma. Un rapporto equilibrato di acidi grassi omega-6/omega-3 pari a 5:1 è risultato essere benefico nei pazienti con asma, mentre un rapporto di 10/1 aveva conseguenze negative. L’aumento dell’assunzione di β-carotene è stato associato a un minor rischio di sensibilizzazione allergica e livelli di IgE nei bambini dalla coorte di nascita MAAS. Gli antiossidanti possono quindi avere un effetto benefico sulla risposta infiammatoria durante l’infanzia e modulare le reazioni immunitarie che svolgono un ruolo nei processi infiammatori cronici come l’asma.
In conclusione, i risultati di questo studio suggeriscono che un’elevata aderenza alla DM ha un effetto protettivo sull’asma, sulla sensibilizzazione atopica e sulla funzionalità polmonare nei bambini francesi in età scolare. Tuttavia, sono necessari studi longitudinali in altre popolazioni per confermare e generalizzare tali dati. Questi risultati supportano l’evidenza che messaggi di salute pubblica che promuovono abitudini alimentari sane in età pediatrica possano essere utili per la salute respiratoria e le allergie.