L’inquinamento atmosferico, sia outdoor che indoor, ha un ruolo riconosciuto nello sviluppo e nell’esacerbazione di patologie respiratorie sia delle alte che delle basse vie aeree con impatto a breve e a lungo termine sulla salute di un individuo. L’entità delle manifestazioni dipende dall’interazione tra fattori relativi al tipo di inquinante, come la composizione chimica e le dimensioni delle sue particelle e la suscettibilità individuale, considerando in particolare la relazione dose- e durata-dipendente dell’esposizione. Come dimostrato da studi in epoca pre e post natale, quanto prima e più a lungo avviene l’esposizione agli inquinanti più marcati saranno gli effetti.
Nella determinazione del fenotipo di malattia e della risposta alle terapie sembra siano coinvolti meccanismi di tipo epigenetico che, con effetti sulla trascrizione genica, possono promuovere la cascata dell’infiammazione e lo stress ossidativo in risposta all’esposizione agli inquinanti.
Per quanto riguarda le allergie respiratorie e l’asma è dimostrata lacapacità degli inquinanti atmosferici sia di potenziare l’allergenicità di alcuni pollini attraverso modifiche conformazionali sia di incrementare i livelli di IgE, l’iperreattività bronchiale e lo stato infiammatorio.
Le misure che possono ridurre la produzione e l’esposizione agli inquinanti atmosferici devono puntare su una migliore pianificazione urbanistica, sulla promozione di energie alternative e sulla maggiore tutela di fasce di popolazione più suscettibili.