Le infezioni da virus della varicella zoster e la loro prevenzione vaccinale. Parte I: le manifestazioni cliniche dell’infezione da virus della varicella zoster (VVZ)

A cura della Commissione Vaccini della SIAIP: Marta Luisa Ciofi degli Atti1 (coordinatore), Chiara Azzari2, Giorgio Bartolozzi3, Susanna Esposito4, Gaetano Maria Fara5, Milena Lo Giudice6, Caterina Rizzo7

1Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma; 2Ospedale Meyer, Università di Firenze; 3Università di Firenze; 4Dipartimento di Scienze Materno-infantili, Università di Milano, Fondazione IRCCS Ca Granda, Ospedale Maggiore Policlinico, Milano; 5Sapienza Università di Roma; 6Pediatra di Famiglia, Palermo; 7 Reparto Epidemiologia Malattie Infettive, CNESPS, ISS, Roma

La varicella rappresenta oggi la malattia esantematica più frequente in Italia. È causata dal virus della varicella zoster, che si trasmette sia per via aerea che per contatto diretto, con un’elevata contagiosità. Per la prevenzione della varicella è disponibile un vaccino vivo attenuato; la vaccinazione universale non è inclusa nel Piano Nazionale Vaccini vigenti al 20/7/2011, ma è stata avviata in alcune Regioni. La Commissione Vaccini della SIAP ha quindi considerato utile far il punto sulle infezioni da virus della varicella zoster e sulle loro possibilità di prevenzione. Il tema viene affrontato in due articoli successivi. Il primo, pubblicato in questo numero, è dedicato alle manifestazioni cliniche delle infezioni da virus della varicella zoster (VVZ), mentre il secondo, che comparirà in un numero successivo della RIAP, sarà dedicato alla sua prevenzione.

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