L’allergia secondaria alla soia in bambini con allergia al polline di betulla può causare sintomi sia cronici che acuti

Liliane F. A. De Swert1, Romy Gadisseur2, Sigrid Sjölander3, Marc Raes1, Jasmine Leus1 & Erna Van Hoeyveld4

1Pediatric Allergy, Department of Pediatrics, University Hospital Gasthuisberg, Leuven, Belgium; 2 Department of Clinical Chemistry, University Hospital of Liège, Liège, Belgium; 3 Phadia AB, Uppsala, Sweden; 5 Laboratory Medicine, University Hospital Gasthuisberg, Leuven, Belgium

Background. L’allergia secondaria alla soia che si presenta in pazienti allergici ai pollini di alberi può dare luogo a sintomi acuti. Metodi. Abbiamo selezionato bambini con allergia al polline di betulla sospettati di essere anche allergici alla soia (SA). L’allergia alla soia era dimostrata in base a: (i) una storia clinica suggestiva; (ii) un test di provocazione positivo; e (iii) eliminazione e reintroduzione della soia. Venivano realizzati prick test (SPT) con un estratto commerciale di soia e con farina di soia. IgE specifiche a Gly m 4, Gly m 5, e Gly m 6 erano determinate mediante ImmunoCAP e ISAC. Otto bambini atopici tolleranti alla soia con CAP a rGly m 4 negativo servivano da gruppo di controllo per i test cutanei. Risultati. Di 15 soggetti con allergia al polline di betulla e sospettati di allergia alla soia, era dimostrato che 8 erano SA e che 7/15 erano tolleranti alla soia (ST). Oltre ai sintomi acuti in 8/8 soggetti SA, 3/8 soggetti riportavano sintomi cronici gravi a causa dell’allergia alla soia. SPT con estratti commerciali erano negativi in tutti i soggetti SA e ST. Gli SPT con farina di soia erano positivi in 8/8 soggetti SA e in 5/6 soggetti ST, ma negativi in tutti gli 8 controlli (p < 0.0001); il diametro mediano del pomfo era 7.7 mm nei soggetti SA, paragonato ai 3 mm dei soggetti ST (p < 0.01). Il livello mediano di IgE a rGly m 4 mediante CAP e ISAC era, rispettivamente, 32.4 kU/l e 4.0 ISU nei soggetti SA, paragonato a 6.2 kU/l e 0.4 ISU dei soggetti ST (p < 0.05). L’analisi delle IgE a nGly m 5 e a nGly m 6, usando CAP o ISAC, non mostrava differenze significative tra i soggetti SA e i soggetti ST. Conclusioni. L’allergia secondaria alla soia oltre a sintomi acuti può causare sintomi cronici gravi. L’SPT con farina di soia è uno strumento sensibile e specifico nell’individuazione della sensibilizzazione alla soia. L’SPT con farina di soia, il CAP per rGly m 4, e l’ ISAC per rGly m 4 sono strumenti rilevanti nella diagnosi di allergia secondaria alla soia associata al polline di betulla.

Scarica il PDF