La gestione delle allergie perioperatorie in età pediatrica

A cura della Commissione Farmaci della SIAIP; Fabrizio Franceschini 1, Claudia Paglialunga 2, Annamaria Bianchi 3, Silvia Caimmi 4, Lucia Liotti 1, Francesca Mori 5, Francesca Saretta 6, Paolo Bottau 7, Giuseppe Crisafulli 8, Carlo Caffarelli 9

1 UOC Pediatria, Azienda Ospedaliero-Universitaria “Ospedali Riuniti”, Ancona; 2 UOC Pediatria, Azienda Ospedaliera-Universitaria Consorziale - “Policlinico-Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII”, Bari; 3 UOC Pediatria, Ospedale San Camillo Forlanini, Roma; 4 UOC Pediatria Fondazione IRCSS Policlinico San Matteo, Pavia; 5 Allergologia, Dipartmento di Pediatria, Ospedale A. Meyer, Firenze; 6 SC Pediatria, Ospedale Latisana-Palmanova, Dipartimento Materno-Infantile, Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale; 7 Pediatria e Neonatologia, Ospedale di Imola (BO); 8 UOC Pediatria, Dipartimento Materno-Infantile, Università di Messina; 9 Clinica Pediatrica, Dipartimento Medicina e Chirurgia, Università di Parma

Le patologie allergiche hanno alta prevalenza in età pediatrica e sono in continuo aumento. Nel caso della allergia a farmaci la diagnosi è troppo spesso solo presunta, in quanto raramente è presente la conferma diagnostica che dovrebbe sempre passare attraverso un corretto work up allergologico specifico. Questo comporta, specialmente in occasione di interventi chirurgici in anestesia, un uso immotivato di farmaci alternativi ed inutili cambiamenti nel tipo di pratica anestesiologica che sarebbe indicata nel singolo bambino. 

In questo settore della allergologia mancano sia protocolli diagnostici condivisi che percorsi intra-ospedalieri dedicati; inoltre i centri di allergologia in cui viene effettuata questo tipo di diagnostica sono pochi a livello nazionale. 

La frequente mancanza di una diagnosi eziologica espone il bambino al rischio di reazioni in interventi successivi e comporta un aumento generale della frequenza delle reazioni perioperatorie, che attualmente ha raggiunto livelli da non sottovalutare.

Questo articolo si propone di fare chiarezza sulla evidenza scientifica alla base di alcuni fattori di rischio, sui principali allergeni che occorre testare, sulle modalità con cui i test allergologici devono essere praticati per ogni categoria di allergene, sul modo in cui impostare il work up allergologico, spesso diverso nei diversi bambini. 

è comunque necessario sottolineare che la corretta gestione del bambino con allergia perioperatoria non può prescindere da una buona e fattiva collaborazione tra allergologo e anestesista, che deve iniziare dagli interventi programmati ma che deve essere presente in tutte le occasioni in cui si sospetti una reazione di ipersensibilità avvenuta nel setting perioperatorio, comprese le condizioni di emergenza.

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