La gestione dell’anafilassi in P.S.

Maria Angela Tosca 1 , Roberta Olcese 1 , Salvatore Renna 2 , Emanuela Picciotti 2 , Andrea Moscatelli 3 , Giorgia Brigatti 3

1 U.O.C. Pediatria ad indirizzo pneumologico e allergologico e Centro Regionale Fibrosi Cistica; 2 U.O.C. P.S. Medico e Medicina d’Urgenza; 3 U.O.S.D. Centro di Rianimazione Neonatale e Pediatrica, IRCCS Istituto Giannina Gaslini, Genova

Il progressivo e costante aumento epidemiologico delle malattie allergiche nella fascia pediatrica e soprattutto la crescente complessità e gravità delle manifestazioni cliniche (pazienti poli-allergici con manifestazioni multi-organo o reazioni sistemiche gravi fino all’anafilassi con possibili esiti letali), rendono necessario affinare i percorsi diagnostici e terapeutici. Infatti, al fine di perfezionare le misure di prevenzione primaria e secondaria e l’approccio terapeutico, è sempre più frequente la necessità di ricorrere a iter diagnostici accurati, a tecnologie di diagnostica molecolare e all’utilizzo dei test di provocazione (TPO), come gold standard diagnostico, che richiedono tuttavia estrema perizia, cautela e attenzione, per il possibile rischio di eventi avversi in corso di TPO e percorsi di desensibilizzazione.

Scarica il PDF