La diagnosi di allergia a Bet v 1 e ai suoi omologhi

a cura della Commissione Diagnostica Allergologica della SIAIP: Giovanni Cosimo Indirli1, Riccardo Asero2, Mauro Calvani3 (coordinatore), Stefania La Grutta4, Neri Pucci5

1U.O.S. di Allergologia Pediatrica, Ospedale di Copertino (LE), ASL/LE; 2Ambulatorio di Allergologia, Clinica San Carlo, Paderno Dugnano (MI); 3UOC di Pediatria e Ematologia Pediatrica, Azienda Ospedalera S. Camillo Forlanini, Roma; 4U.O.S. Ambiente e Salute-ARPA Sicilia, IBIM CNR, Palermo; 5SOD di Immunoallergologia, AOU “A. Meyer”, Firenze

Bet v 1, l’allergene maggiore del polline della betulla, e i suoi omologhi, presenti in altri pollini e alimenti vegetali, fanno parte della famiglia delle Pathogenesis-Related Proteins 10 (PR-10), proteine difensive prodotte in risposta a stimoli infettivi e abiotici (ormonali, traumatici e climatici). Gli omologhi di Bet v 1 sono l’allergene maggiore dei pollini delle Fagales e inducono sintomi respiratori nel periodo invernale primaverile (rinocongiuntivite e/o asma). Altamente cross-reattivi, possono indurre sintomi prolungati per la coesistenza di specie a diverso periodo di pollinazione nella medesima regione, e causare sintomi anche dove la betulla non è presente. Gli omologhi di Bet v 1 sono presenti anche in diversi alimenti vegetali e possono frequentemente indurre sintomi da ingestione, lievi nella grande maggioranza dei casi (Sindrome Orale Allergica), a causa della scarsa resistenza di queste  molecole al calore e alla digestione peptica. Il grado di cross-reattività tra le diverse PR-10 e Bet v 1 dipende fondamentalmente dall’omologia di sequenza primaria aminoacidica ed è maggiore per alcuni alimenti appartenenti alla famiglia delle Rosaceae (mela, pera ecc.) e per la nocciola e minore per altri, come le Apiaceae (sedano, carota). La diagnosi può essere sospettata, in presenza di un quadro clinico suggestivo, riscontrando una positività degli SPT per la betulla e per alcuni vegetali e contemporanea negatività per la profilina. La diagnosi di certezza si fonda sulla ricerca delle IgE specifiche per le singole molecole (ove disponibili) mediante CAP system e ISAC microarray.

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