Il pesce costituisce una frequente causa di allergia alimentare. Ad oggi non ci sono indicazioni univoche sul comportamento da adottare nei confronti dei pazienti con sospetta Allergia alle Proteine del Pesce (APP). È stato valutato l’approccio diagnostico/terapeutico seguito nei principali centri allergologici italiani. Materiali e metodi. È stata condotta un’indagine sul comportamento degli allergologi pediatri italiani in 91 Centri Allergologici (CA), somministrando un questionario a risposta multipla. Sulle risposte, anonime, è stata effettuata l’analisi statistica. Risultati. Sono pervenuti 68 questionari. Oltre il 60% dei CA segue pazienti di età superiore a 14 anni. Nei CA accedono numerosi pazienti con sospetto di Allergia Alimentare (AA), a fronte di un bassissimo numero di diagnosi confermate. Il pesce più frequentemente responsabile di APP è il merluzzo. Il numero ed il tipo di test diagnostici che gli allergologi praticano per valutare la sensibilizzazione ad alimenti è variabile. Nel 75,8% dei casi viene praticato Prick by Prick (PbP) con alimento fresco crudo e cotto, ma solo nel 9% viene praticato il Test di Provocazione Orale. Le prescrizioni dietetiche non sono uniformi. Solo nel 18,2% dei CA è stato elaborato un protocollo diagnostico/terapeutico per l’APP. Conclusioni. L’indagine ha fatto emergere una diffusa eterogeneità di comportamento. È opportuno arrivare a definire un percorso coordinato e condiviso nella diagnosi e nel trattamento dell’APP.