Impatto della pertosse nella popolazione e strategie di prevenzione vaccinale

Maria Francesca Piazza, Cecilia Trucchi, Chiara Paganino, Andrea Orsi, Filippo Ansaldi

Dipartimento di Scienze della Salute (DiSSal), Università degli Studi di Genova

L’impatto epidemiologico della pertosse ha subito variazioni rilevanti soprattutto in età pediatrica, in seguito alla disponibilità di vaccini cellulari altamente efficaci e alla successiva diffusione di preparati acellulari, caratterizzati da un migliore profilo di tollerabilità e formulati in combinazione con altre componenti antigeniche. Cionondimeno, la pertosse rappresenta tutt’oggi un’importante causa di morbosità e mortalità nei neonati non ancora vaccinati o che non hanno completato il ciclo primario, e che possono essere infettati dai contatti suscettibili. Le coperture vaccinali sub-ottimali, la progressiva riduzione della protezione immunitaria conferita sia dall’infezione naturale sia dalla vaccinazione e la mancata effettuazione dei richiami vaccinali contribuiscono, infatti, a rendere gli adolescenti e gli adulti le fonti principali di trasmissione dell’infezione ai neonati. Strategie di prevenzione integrate e indirizzate a tutti i target coinvolti nella trasmissione dell’infezione (i.e. soggetti in età pediatrica, adolescente e adulta, le donne in gravidanza, e gli operatori sanitari) rappresentano, pertanto, uno strumento chiave per il controllo della pertosse.

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