L’allergia a farmaci costituisce un importante problema in ogni ambito sanitario specialistico e in particolare in oncologia pediatrica dove la allergia a chemioterapici rappresenta una patologia sempre più importante per la sua frequenza e per il numero crescente di nuovi farmaci che vengono ogni anno immessi sul mercato. Le procedure diagnostiche e i trattamenti allergologici in questo settore della medicina sono ancora poco studiati e poco standardizzati, tuttavia è necessaria una attenta e costante valutazione della letteratura in quanto esistono raccomandazioni, algoritmi diagnostici e procedure di desensibilizzazione che vanno conosciute e praticate per la loro dimostrata efficacia. Il bambino oncologico, già provato dalla sua importante patologia, deve poter usufruire delle migliori terapie farmacologiche senza dover ricorrere a esclusioni di farmaci di provata efficacia a causa di una reazione allergica, a volte solo sospetta. Spesso infatti la sostituzione di un chemioterapico comporta l’uso di farmaci alternativi, di seconda scelta e quasi sempre meno efficaci. Ricercare le migliori strategie diagnostiche e terapeutiche della allergia a chemioterapici e se necessario praticare nuove e sicure procedure di desensibilizzazione deve essere una attività di primaria importanza per l’oncologo, supportato in questo compito dalla collaborazione con l’allergologo.