Editoriale

Giampaolo Ricci e Salvatore Barberi

Quest’ultimo numero che conclude il 2017, vede il completamento della “serie a puntate” sull’allergia alimentare.

Le nuove tecniche di diagnostica molecolare, hanno modificato in modo sensibile l’approccio clinico all’allergia alimentare, inclusa la possibilità di identificare i soggetti sui quali è possibile utilizzare l’adrenalina autoiniettabile come farmaco salvavita.

Riteniamo estremamente utile la pubblicazione di questa serie di cartelle, ideata allo scopo di avere a disposizione una rapida, valida e fruibile guida. Un ringraziamento particolare, va pertanto a Francesco Paravati e alla Commissione Diagnostica Molecolare, da lui coordinata, per aver sintetizzato le notizie e gli aggiornamenti sulle principali allergie alimentari.

Le patologie connesse al grano sembrano creare particolari difficoltà diagnostiche in quanto, oltre alla malattia celiaca e alla classica allergia IgE-mediata, nell’ultimo decennio è emersa una nuova condizione clinica denominata “gluten hypersensitivity”, di riscontro prevalente negli adulti e nei giovani, la cui diagnosi è resa difficoltosa dalla mancanza, ad oggi, di un esame diagnostico specifico. Questo “vuoto diagnostico” offre il fianco ad una serie di “percorsi diagnostici alternativi” che portano spesso a prescrizioni dietetiche del tutto inappropriate. Prestiamo attenzione quindi, in modo particolare nei bambini più piccoli, a non intraprendere dannose diete di esclusione.

Di grande attualità, il contributo del gruppo di lavoro su Scuola, Famiglia e Territorio coordinato da Giovanni Cavagni.

Nella nostra attività quotidiana di frequente ci confrontiamo con patologie croniche, nelle quali l’obiettivo principale è il controllo dei sintomi e non la risoluzione della malattia.

La cronicità determina un peso rilevante sulla qualità di vita del bambino e della famiglia e non per ultimo sull’aspetto economico. In particolare la dermatite atopica costituisce la più importante patologia cutanea dell’infanzia e impatta notevolmente la qualità di vita.

Nel 2010 è stato pubblicato il “Global Burden of Disease report” sulle malattie croniche; il report misura l’impatto sulla disabilità per 267 malattie: la dermatite atopica è risultata venticinquesima fra tutte, ma prima fra le malattie cutanee.

Alla luce di questo dato, questo lavoro assume particolare rilevanza: è infatti necessaria la presenza di un team multidisciplinare che gestisca attraverso una visione più ampia della malattia, sia gli aspetti clinici e terapeutici, nonché l’aspetto educazionale e il supporto per la famiglia.

Non poteva mancare, infine l’argomento vaccinazioni: ci occupiamo ancora di pertosse, con un articolo che mette in rilievo il suo impatto sulla popolazione, ma che si occupa anche di strategie preventive. Basta osservare i report regionali per trovare pochi ma sempre troppi, casi di neonati o lattanti  morti per la pertosse: mortalità che è aumentata in seguito al drammatico calo della copertura vaccinale degli ultimi anni.

Anche gli altri lavori meriterebbero un commento più approfondito: segnaliamo in particolare le annotazioni di Mattia Giovannini per la rubrica “Letto e commentato” in quanto è nostra intenzione coinvolgere e valorizzare sempre di più i giovani nella realizzazione della rivista.

Per finire un augurio a tutti di trascorre in pace e serenità le festività Natalizie.

Scarica il PDF