In Italia, il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2012-2014, definisce gli interventi vaccinali da realizzare ed il relativo target, il calendario vaccinale, gli obiettivi di copertura da raggiungere. Nel 2013 si è registrata invece una lieve flessione: l’obiettivo del 95% è stato mantenuto per 5 dei vaccini contenuti nel vaccino esavalente (Difterite, Tetano, Pertosse, Polio, Epatite B), è appena inferiore a questa soglia (94,6%) per il vaccino contro l’Hib, mentre è sceso all’88,3% per il vaccino MPR.
L’argomento è certamente complesso e impone una riflessione articolata e approfondita, per comprendere meglio l’accentuarsi di un clima di minore fiducia nei confronti delle vaccinazioni, che si registra da qualche anno in Italia come in altre nazioni.
A prima vista il fenomeno è limitato, in quanto nel 2013 il calo rispetto al 2012 è stato inferiore all’1% per i vaccini contenuti nel vaccino esavalente. Ma se si analizzano i dati regionali, ed in particolare quelli relativi al vaccino MPR si osserva un importante calo soprattutto in alcune regioni. Nel 2013 si è verificato, a livello nazionale, un calo di quasi 2 punti percentuali della copertura vaccinale rispetto all’anno precedente, nonostante la particolare attenzione che è stata posta in questi anni sulla promozione della vaccinazione MPR, essendo il morbillo target di un Piano di eliminazione dal 2003.
Solo quando saranno resi disponibili i dati del 2014 si potrà verificare se il calo registrato nell’ultimo anno è una reale tendenza o se si è trattato di una flessione temporanea; in ogni caso una risposta energica e rapida che coinvolga tutti i gruppi di interesse è imprescindibile. Solo il mantenimento di adeguati livelli di copertura vaccinale permette di contenere la circolazione dei microrganismi responsabili delle malattie prevenibili con la vaccinazione, e conseguentemente può garantire una protezione alla comunità, compresi gli individui non vaccinati.