Negli ultimi 18 mesi la ricerca scientifica ha prodotto molteplici pubblicazioni in merito all’asma in età pediatrica. Il punto di partenza è stato rappresentato sostanzialmente da due evidenze emerse nel corso degli anni precedenti: in primo luogo, la mancanza di adeguatezza di una terapia inalatoria basata sull’utilizzo esclusivo dei broncodilatatori a rapida durata di azione (SABA, Short Acting β2-agonist) come strumento efficace di controllo dell’asma lieve; in secondo luogo, lo sradicamento del concetto di asma inteso come “unica entità richiedente il medesimo trattamento in tutti i pazienti”, sottolineando invece la necessità di un approccio individualizzato specifico per ogni paziente.