Le richieste e le aspettative dei bambini con immunodeficienza primitiva e delle loro famiglie sono in continua crescita in funzione dell’aumento delle complessità di cura e le risposte assistenziali richiedono responsabilità e conoscenze sempre più approfondite. Non ultimo l’aspetto comunicativo dal momento che non si può prescindere dalla condivisione del malato/famiglia, sempre più partecipi e attivi nel processo di cura. La centralità del paziente ha condizionato l’evoluzione del ruolo infermieristico e costituisce punto di unione dell’assistenza infermieristica con quella medica: la loro relazione, focalizzata su un modello di collaborazione e di integrazione delle proprie valutazioni e conoscenze, è necessaria per assicurare il raggiungimento dei risultati terapeutici desiderati.